lunedì 10 marzo 2008

Strane necessità

“Ognuno di noi è circondato da una specie di bolla d’aria, all’interno della quale non gradisce la presenza di altre persone, a meno che non siano state invitate.
Questa bolla ha forma ellittica e normalmente viene chiamata: uovo prossemico.
La presenza di un estraneo nell’uovo, fa scattare una serie di meccanismi di allarme e crea, da un lato uno stato di disagio, dall’altro fa sentire aggrediti.”

Il mio uovo prossemico è sempre stato abbastanza sviluppato, però ho notato che più passano gli anni e più si espande, soprattutto a causa dei toccatori di capelli.
Se questa categoria vi è sconosciuta, vuol dire che la vostra acconciatura è abbastanza comune e poco appariscente, perchè i toccatori di capelli sono ovunque e agiscono senza nessuna vergogna.
Non presentano caratteristiche fisiche comuni, quindi non sono facilmente identificabili, ma solo finchè non entrano in azione, poi la sequenza è sempre la stessa: si avvicinano disinvolti e preferibilmente alle spalle, ti afferrano un dread (o più di uno), lo tastano, lo scrutano e se ne vanno lasciandoti con lo sguardo incredulo e con il ricorrente pensiero “non sono un’espositore!”.

E va bene che c’è la signora che ti chiede come fai a lavarli, e va bene che c’è il ragazzo che ti chiede come hai fatto a farli, e va bene che c’è l’ignorante che ti deve insultare perchè è disinformato, e va bene che c’è chi ha la saccenza di dichiarare che non è possibile che continuano a crescerti direttamente intrecciati.
Ma il toccatore di capelli esagera!

Perchè una ciocca di capelli, se pettinata, resta una ciocca di capelli, mentre se è intrecciata diventa un oggetto da toccare?

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