venerdì 21 novembre 2008

Punti di Vista

Reduce da un imperfetto risveglio camminavo con aria monotona verso la fermata dell'autobus.
Solitamente non c'è cosa peggiore della combinazione: cattivo umore + possibili precipitazioni atmosferiche + mancanza di ombrello + attesa autobus, soprattutto se consideriamo la frequenza delle corse delle linee dirette in periferia.
Ma stamattina non mi importava, ero completamente apatica.
Avrei potuto attendere quell'autobus per due ore e mezzo senza battere ciglio, nonostante in passato avessi più volte maledetto l'intera compagnia dei trasporti pubblici e augurato numerosi malanni intestinali perfino ai loro pesci rossi.

Arrivata alla fermata, neanche il tempo di recuperare un cantuccio all'interno della pensilina per ripararmi dal vento, che vedo spuntare il mio autobus praticamente vuoto.
In un altro momento avrei sicuramente esclamato "Caspiterina! Ma che donzella fortunata che sono!".. stamattina mi sono limitata a pensare "Uhm.".

A questo punto il mio karma dev'essersi rotto le scatole della mia mancanza di reazioni, visto che.. dopo circa 20 secondi che mi ero accomodata in uno dei tanti posti liberi, ho cominciato a sentire qualcuno che imprecava a voce notevolmente alta.
Mi risveglio dal torpore e mi rendo conto che l'autobus è fermo perchè su entrambi i lati della strada ci sono i soliti furgoni delle consegne parcheggiati in doppia fila e invece difronte, con la faccia da pittbull, c'è un bruttissimo vecchio in mercedes blu, che non vuol togliersi di mezzo perchè nella sua testa bacata è tutta colpa del pullman che in quel momento non doveva trovarsi lì.
A questo punto l'autista si trasforma immediatamente in un Bigfoot urlante cattive parole, addirittura aumenta di volume, e come per magia spariscono furgoni e vecchio.

Io sorrido, e mi ricordo di quella volta che un'autista ha letteralmente lanciato fuori dalle porte un ragazzino dall'insulto facile, ma non faccio in tempo a finire di ricordarmi la simpatica scenetta che sento nuovamente il bigfoot imprecare contro un camion parcheggiato, non solo in mezzo alla strada, ma anche in curva!
Mormorio dei passeggeri, che si trasforma in assoluto silenzio quando l'autista, recuperata la pace interiore, supera il camion e con estrema eleganza gli fracassa lo specchietto laterale.
E' stato in quel momento che avrei voluto esclamare: " Si! Si! Scamazzali tutti!!" ma sarei stata l'unica dei presenti a pensarlo.

Il mio viaggio è quasi finito, tra poco c'è la mia fermata, ma prima, un ultimo colpo di clacson ad un tir che stava uscendo dal benzinaio come se fosse l'unico essere rimasto sulla terra, e mentre una signora sussurra "Chist' è pazz!" scendo pensando che in fondo stamattina, quest'autista stressato è stato un po' il mio eroe.



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